È risaputo che in Italia il settore turistico è in crisi e l'episodio che è accaduto oggi, nel più elegante e famoso hotel d'Italia, ne è la prova..
Il primo segno della decadenza si è avvertito subito all'entrata della fastosa hall dell'albergo, dove un gruppo di gentiluomini e gentildonne, che avevano preannunciato il loro arrivo due ore prima, ha aspettato quasi dieci minuti che qualcuno si degnasse di riceverli.
Ma all'improvviso, quando ormai spazientiti dame e cavalieri stanno per andar via, ecco apparire, dai meandriMeandro, in senso letterale: ciascuna delle anse di un fiume che serpeggia con ampie e frequenti volute. In senso figurato: giro tortuoso, intrico. dei vellutati saloni rossi del Luciani, due simpatici omini che avanzano baldanzosi e visibilmente indaffarati a rimettersi a posto il colletto della camicia. Si danno un contegno camminando trafelatiTrafelato: che ha il fiato grosso, affannato, ansimante. e sudaticciSudaticcio: che è fastidiosamente umido di sudore., ma sempre sorridenti, uno avanti e uno dietro: "Scusate per l'attesa, signò", dice uno dei due, mentre l'altro raccoglie i soprabiti dei signori e le pellicce delle signore.
La prima, la seconda, la terza pelliccia gravano sulle braccia del piccolo cameriere sardo che al quarto e più ingombrante mantello di visone replicaReplicare: ripetere.: "Signora, aspetti cordialmente il prossimo giro!" Dopo alcune peripezie, finalmente, liberi da ombrelli, cappelli, cappotti e pellicce, gli illustri ospiti, pur scandalizzatiScandalizzato: turbato per ciò che si ritiene uno scandalo. dal comportamento dei camerieri davvero poco consonoConsono: adeguato, appropriato. allo stile aristocratico e alla fama internazionale dell'hotel Luciani, procedono nella sala introdotti dal direttore dell'albergo e prendono posto ad un magnifico tavolo meravigliosamente apparecchiato.
Inizia la cena. I camerieri addetti al servizio ai tavoli portano i bicchieri afferrandoli con le dita unte e le unghie sporche (nella migliore delle ipotesi) di nero di seppia e iniziano a versare il vino riempiendo i calici fino all'orlo.
Il vino è rosso e, sgocciolando sulla tovaglia, la macchia irrimediabilmente. Gli ospiti giù esasperati, sono costretti ad aspirare rumorosamente il vino dai bicchieri per non farlo cadere. Le donne sogghignano nervosamente.
La cena, dall'antipasto al secondo, procede a fatica tra una defaillance e l'altra finché, alla fine del pranzo, la banana à la flamme cade sulla tovaglia che prende fuoco. Si incendiano di seguito i capelli delle signore, le sopracciglia dei signori e le preziose tende damascate.
Tutti corrono, urlano, si agitano e quelli che, fra gli ingessati gentiluomini, avevano alzato il gomito, esordiscono in fantasie di parolacce e bestiemme.
Iniziano colluttazioniColluttazione: rissa, baruffa, zuffa. furibondeFuribondo: furioso, violento. sotto i tavoli tra ospiti e camerieri, tra camerieri e ospiti, tra ospiti e ospiti e... nell'immane groviglio non si distingue più nulla e nessuno!!!
Fiamme, fumo, fuoco. Sirene, giornalisti, polizia.
Non ci crederete ma da quella sera, spinti dalla curiosità, fiumi di persone aspettano in fila per gustare l'ormai famosa banana à la flamme del mitico hotel Luciani a Venezia.